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Fino al 29 settembre 2025 Villa Medici a Roma ospita il Festival des Cabanes, con cinque installazioni architettoniche nei suoi giardini storici. Cinque team di architetti hanno creato cabane innovative usando materiali sostenibili e idee originali. Un’occasione unica per scoprire come l’architettura può dialogare con il paesaggio e rispondere alle sfide ambientali.

Ogni progetto esplora un modo diverso di costruire pensando al futuro e alla sostenibilità. Le installazioni si trovano nei quadrati del giardino storico, tra pini secolari e siepi di alloro. Camminando da una cabane all’altra, i visitatori scoprono nuovi angoli di Villa Medici e possono ammirare il panorama di Roma dall’alto.

Arundo: La Casa di Canne
L’atelier MARE ha costruito una cabane usando la canna di Provence, una pianta che cresce lungo tutto il Mediterraneo ma che oggi si usa poco in architettura. La struttura ricorda un piccolo tempio e invita i visitatori a toccare le canne intrecciate, a riposare all’ombra e ad ascoltare il suono del vento. Le canne sono state raccolte dagli studenti lungo il Tevere e poi intrecciate a mano. Un esempio di come tecniche antiche possano essere utili oggi per costruire rispettando l’ambiente.

La Cabane 7L: Mattoni e Libri
MBL architectes ha creato due spazi collegati: una cabane per leggere nei giardini e una libreria all’ingresso. La cabane è fatta con una struttura metallica rivestita da oltre 4.000 mattoni legati con corde argentate. La libreria è composta da pile di mattoni che si possono spostare per creare sempre nuovi spazi. Un progetto che dimostra come si possa costruire in modo reversibile, senza lasciare tracce permanenti.

La Coque: La Casa Modulare
Tre giovani architetti hanno vinto il concorso Huttopia con La Coque, una cabane di 35 metri quadrati completamente smontabile. Ha un nucleo centrale con bagno e cucina, circondato da spazi aperti che si possono configurare in modi diversi. Il sistema permette di cambiare i pannelli della facciata a seconda delle esigenze. Un prototipo di casa leggera per il turismo sostenibile, che si può montare e smontare senza danneggiare il terreno.

Chiostro: Architettura e Arte
Il progetto più complesso è nato dalla collaborazione tra architetti romani, studenti londinesi e l’artista sudafricano Roger Ballen. Hanno creato un chiostro in legno con quattro piccole stanze attorno a un cortile centrale. All’interno, Roger Ballen ha installato “Who Lives Here?”, un’opera che trasforma lo spazio in un mondo surreale fatto di disegni sui muri e oggetti sparsi. Un mix tra architettura tradizionale e arte contemporanea.

PAN-ORAMA: Finestre su Roma
Associates Architecture ha costruito un’installazione quadrata in legno scuro che racchiude un pino secolare. La struttura ha diverse aperture che incorniciano scorci di Roma, della villa e del giardino. L’effetto è quello di una macchina fotografica gigante che cattura frammenti di paesaggio, offrendo ai visitatori nuovi modi di vedere e fotografare la città eterna.

Il Festival des Cabanes 2025 dimostra come l’architettura possa essere sperimentale e accessibile allo stesso tempo, creando spazi che fanno riflettere sul futuro dell’abitare e del costruire.