ci-vuole-un-fiore-(anche-in-cucina!):-la-salvia-officinalis

Questa rubrica nasce dall’incontro fra Alice e I Tempestas: ogni mese sceglieranno un fiore edulo, lei ne parlerà dal punto di vista botanico e loro lo useranno come ingrediente per una ricetta. Questo mese tocca alla Salvia, un’aromatica che tutti usiamo in cucina ma che riserva anche altre sorprese: da provare la maschera per il viso!

Nel linguaggio dei fiori, la Salvia simboleggia la salvezza, la guarigione, l’antica saggezza. Arbusto aromatico e tenace, cresce sotto il sole, dove le sue foglie vellutate brillano di riflessi argentei e i suoi fiori azzurro-violacei si offrono al volo degli insetti con elegante generosità.

La Salvia officinalis, insieme alle numerose varietà ornamentali, è una pianta che profuma l’aria, nutre la terra e ha anche effetti rilassanti. Robusta e adattabile, cresce bene anche in vaso o sul balcone, purché riceva abbondante luce e poca acqua. Le sue radici hanno bisogno di spazio per espandersi, mentre il suo aroma deciso preferisce non essere mescolato ad altri profumi.

“Chi ha la Salvia in giardino non ha bisogno del medico” recita un antico proverbio che custodisce un’eredità di saperi millenari. Regina indiscussa dell’orto medicinale, vanta innumerevoli proprietà: le sue foglie sono ricche di oli essenziali, antiossidanti e acido rosmarinico.

Favorisce la digestione, calma l’intestino, allevia i dolori mestruali. In fitoterapia è apprezzata per la sua azione tonica, antisettica e antinfiammatoria, mentre in ambito cosmetico viene utilizzata per rinforzare i capelli, tonificare il cuoio capelluto e purificare la pelle.

Vuoi un trattamento semplice e naturale? Prepara una maschera viso purificante mescolando i fiori freschi con un po’ di argilla e acqua: un piccolo rituale che dà nuova luce. E come ogni pianta generosa, della Salvia nulla va sprecato…

I suoi fiori edibili, bellissimi e profumati, sbocciano da maggio ad agosto e portano grazia in cucina. Puoi usarli per arricchire insalate e risotti, decorare formaggi e dolci oppure friggerli in pastella per un antipasto sorprendente. Una tisana preparata con i suoi fiori freschi è un gesto semplice ma potente: calma i nervi, aiuta a ritrovare il ‘centro’. Aggiungili anche a zuppe, pane, focacce, o usali per profumare un olio casalingo… i modi per utilizzarli sono infiniti, proprio come i benefici di questa pianta.

Gnocchi con Crema di anacardi alla salvia

di @i_Tempestas ovvero Fabrizio Maggiulli e Giovanni Montenero, cook e book lovers » youtube.com/@i_tempestas

INGREDIENTI
Per 4 persone: √ 800 g di patate farinose √ 150 g di farina 0 (dipende dalle patate) √ 1 pizzico di sale fino
Per la crema: √ 180 g di anacardi al naturale bolliti 10 min. √ 180 ml di acqua √ 20 g di lievito alimentare in scaglie √ 1 cucchiaio di succo di limone √ 1 pizzico di sale √ 6 foglie grandi di Salvia fresca √ 5 g di polvere di barbabietola rossa (per dare il colore)
Per completare:
√ olio extravergine d’oliva √ pepe nero a piacere √ foglioline e fiori di Salvia

OCCORRENTE
√ schiacciapatate √ spianatoia√ rigagnocchi o forchetta √ frullatore

PROCEDIMENTO
1. Lessa le patate con la buccia in abbondante acqua. Quando saranno morbide, scolale, pelale e schiacciale ancora calde. Lasciale intiepidire.
2. Su un piano infarinato, unisci un pizzico di sale alle patate e la farina poca per volta. Impasta delicatamente fino a ottenere un composto omogeneo e soffice, ma non appiccicoso. Dividi l’impasto, forma dei filoncini e taglia a tocchetti. Se vuoi, rigali con una forchetta o un rigagnocchi.
3. Frulla gli anacardi con l’acqua, il lievito alimentare, il succo di limone, il sale e le foglie di salvia fino a ottenere una crema liscia e profumata.
4. Tuffa gli gnocchi in acqua salata bollente e scolali appena vengono a galla direttamente nella padella in cui avrai scaldato la salsa frullata. Mescola e manteca per un minuto. Servi aggiungendo una macinata di pepe nero e qualche fiore di salvia.

TIPS & TRICKS • Se, dopo averle bollite, le patate contengono troppa acqua, schiacciale con una forchetta su una leccarda e passale in forno per 15 minuti a 200 °C, il risultato sarà assicurato! • Usa solo la farina che serve, anche meno di 150 g: otterrai gnocchi che si sciolgono in bocca. • Se non vuoi bollire gli anacardi, in alternativa puoi lasciarli in ammollo 6 ore in acqua fredda. • Puoi non utilizzare la barbabietola se vuoi una salsa di colore neutro.